Quale sarà il prato più bello dell’Alto Adige?
Dopo il successo della prima edizione, il concorso per frutticoltori altoatesini “Mei liabste Wies” (il mio prato preferito) è tornato nel 2019 e si avvicina il momento di decretare il vincitore. Qual è il prato più bello e più ecologico? Quale possiede una spiccata biodiversità e offre riparo a svariate specie di animali?

Anche alla seconda edizione del contest agricolo hanno partecipato numerosi contadini, che adesso saranno sottoposti al controllo del Consorzio Mela Alto Adige e al giudizio di una giuria specializzata che emetterà i verdetti. I due prati vincitori saranno resi noti a fine agosto.
Ancora qualche settimana di trepida attesa e poi si saprà qual è il prato più bello ed ecologico dell’Alto Adige. Dopo la prima edizione del 2018, anche quest’anno il Consorzio Mela Alto Adige ha organizzato il concorso “Mei liabste Wies” (il mio prato preferito): da febbraio a fine giugno i coltivatori di mele hanno inviato foto, video e testi per presentare le peculiarità dei progetti di miglioramento applicati ai propri meleti. Al concorso hanno partecipato in totale 33 contadini residenti in Val Venosta, Bassa Atesina e Valle Isarco. Il pallino adesso passa al Consorzio Mela Alto Adige, che visiterà tutte le aziende agricole aderenti per valutare i singoli progetti.
“Le nostre collaboratrici hanno il compito di osservare con attenzione i meleti e valutare se rispettano i requisiti richiesti dal bando di concorso”, spiega Georg Kössler, presidente del Consorzio Mela Alto Adige. Il regolamento prevede, tra le altre cose, che il frutteto sia coltivato in proprio e a fini commerciali, sia con metodo integrato che biologico, abbia una superficie minima di mille metri quadri e presenti tecniche colturali o elementi paesaggistici degni di nota. Ma a contare, oltre a questi requisiti “formali”, sono anche i criteri “affettivi”: “Per tanti melicoltori – spiega Kössler – i frutteti non rappresentano solo una fonte di reddito bensì una vera e propria passione. Basti pensare all’amore con cui curano i loro prati piantando fiori e arbusti decorativi, costruendo muri a secco, realizzando nidi e rifugi per animali. Tutte queste iniziative non sono solo una questione estetica ma favoriscono in maniera importante la biodiversità”.
Una volta esauriti i controlli delle collaboratrici del Consorzio, sarà una giuria indipendente a decretare quali saranno i due prati vincitori dell’edizione 2019. Della giuria fanno parte, tra gli altri, esperti del Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige e architetti paesaggisti; il verdetto è atteso per fine agosto. “Noi sappiamo perfettamente che in Alto Adige ci sono molti contadini impegnati nel rendere i loro frutteti belli ed ecologici. Ed è proprio per onorare i loro sforzi, che abbiamo messo in piedi questo concorso”, ricorda Kössler.
I due vincitori riceveranno una spollonatrice Stocker, ma anche gli altri partecipanti saranno ricompensati per l’impegno con un hotel per insetti, realizzato dal laboratorio per persone con disabilità del centro sociale di Cortaccia. Un regalo che per il Consorzio Mela Alto Adige è una sorta di quadratura del cerchio: il concorso infatti intende premiare i prati ecologici che forniscono un habitat ideale ad api e altri insetti, e grazie all’albergo per insetti potranno riuscirci ancora meglio.
Ancora qualche settimana di trepida attesa e poi si saprà qual è il prato più bello ed ecologico dell’Alto Adige. Dopo la prima edizione del 2018, anche quest’anno il Consorzio Mela Alto Adige ha organizzato il concorso “Mei liabste Wies” (il mio prato preferito): da febbraio a fine giugno i coltivatori di mele hanno inviato foto, video e testi per presentare le peculiarità dei progetti di miglioramento applicati ai propri meleti. Al concorso hanno partecipato in totale 33 contadini residenti in Val Venosta, Bassa Atesina e Valle Isarco. Il pallino adesso passa al Consorzio Mela Alto Adige, che visiterà tutte le aziende agricole aderenti per valutare i singoli progetti.
“Le nostre collaboratrici hanno il compito di osservare con attenzione i meleti e valutare se rispettano i requisiti richiesti dal bando di concorso”, spiega Georg Kössler, presidente del Consorzio Mela Alto Adige. Il regolamento prevede, tra le altre cose, che il frutteto sia coltivato in proprio e a fini commerciali, sia con metodo integrato che biologico, abbia una superficie minima di mille metri quadri e presenti tecniche colturali o elementi paesaggistici degni di nota. Ma a contare, oltre a questi requisiti “formali”, sono anche i criteri “affettivi”: “Per tanti melicoltori – spiega Kössler – i frutteti non rappresentano solo una fonte di reddito bensì una vera e propria passione. Basti pensare all’amore con cui curano i loro prati piantando fiori e arbusti decorativi, costruendo muri a secco, realizzando nidi e rifugi per animali. Tutte queste iniziative non sono solo una questione estetica ma favoriscono in maniera importante la biodiversità”.
Una volta esauriti i controlli delle collaboratrici del Consorzio, sarà una giuria indipendente a decretare quali saranno i due prati vincitori dell’edizione 2019. Della giuria fanno parte, tra gli altri, esperti del Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige e architetti paesaggisti; il verdetto è atteso per fine agosto. “Noi sappiamo perfettamente che in Alto Adige ci sono molti contadini impegnati nel rendere i loro frutteti belli ed ecologici. Ed è proprio per onorare i loro sforzi, che abbiamo messo in piedi questo concorso”, ricorda Kössler.
I due vincitori riceveranno una spollonatrice Stocker, ma anche gli altri partecipanti saranno ricompensati per l’impegno con un hotel per insetti, realizzato dal laboratorio per persone con disabilità del centro sociale di Cortaccia. Un regalo che per il Consorzio Mela Alto Adige è una sorta di quadratura del cerchio: il concorso infatti intende premiare i prati ecologici che forniscono un habitat ideale ad api e altri insetti, e grazie all’albergo per insetti potranno riuscirci ancora meglio.